Sogno di una notte di mezza Champions: il finale perfetto
Un finale di campionato così, forse, l’avevano sognato in pochi. Lasciando perdere la vetta, dove l’Inter ha già vinto da tempo, e il fondo, alle due retrocesse, Crotone e Parma, si è aggiunto infine il Benevento, la lotta per la Champions si gioca 1 grande piazza. Infatti una tra Juventus, Napoli e Milan resterà fuori. Il Milan e il Napoli, almeno sulla carta, sono “padroni del loro destino”. Lo so, questa è una frase che ultimamente piace tanto, la volontà di potenza applicata al calcio, la filosofia spiccia che si fa un sol boccone della scaramanzia. Poco importa che i rosso neri giochino contro un’Atalanta già protagonista, seppur perdente in finale di Coppa Italia, che corre per il secondo posto.
Il fondo di Elliot avrà come asso nella manica 3 mele d’oro del giardino delle Esperidi per distogliere la Dea dal suo cammino e accedere così ai Campi Elisi, trovando il giusto riposo dopo una stagione a dir poco gladiatoria?
Il Napoli è l’altra squadra che, vincendo, tornerebbe prepotentemente a far ribollire il catino del Diego Maradona con l’urlo THE CHAMPIONS. Vero è che la Champions non è mai stata giocata al Maradona, si chiamava San Paolo prima e sarebbe una bella novità. Sul cammino azzurro c’è però il Verona, squadra che nella mitologia calcistica romantica si è conquistata l’epiteto di “Fatal”, facendo perdere uno scudetto al Milan. Senza dimenticare la storica rivalità tra le due tifoserie riassumibile con lo storico striscione napoletano dedicato a Giulietta…
Resta la Vecchia Signora, in casa con il Bologna, che presterà grande attenzione a quel che succede, in contemporanea, sugli altri campi sperando che dee e amor fatali facciano inciampare chi per il momento è lì davanti: una qualificazione alla Champions dei poveri sarebbe un contentino non da poco per Andrea Agnelli e i conti bianconeri dopo il maldestro all-in giocato in chiave Superlega.