“Alfredo el Inglés”, uno straniero a Bilbao

“Alfredo el Inglés”, uno straniero a Bilbao

11 giugno 1901. Interno del Cafè Garcia a Bilbao. C’è una grande tavolata, con 33 persone. E stanno per approvare lo statuto di gestione dell’Athletic Bilbao.
Come tutti sanno, da quelle parti sono piuttosto restii ad ammettere elementi non baschi all’interno di un consesso di questo tipo. Eppure, fra loro, 32 sono baschi, ma uno è inglese. Si chiama Alfred Edward Elvin Mills, e nessuno si sogna di mettere in dubbio la sua legittimità a sedere a quel tavolo. Soprattutto perchè, aggiungiamo noi, se è vero che non è basco, comunque perlomeno non è spagnolo.

L’Athletic Bilbao nel 1901. Mills è il terzo in piedi da sinistra

Nato in Cornovaglia nel 1874, Mills comincia a giocare a calcio in patria, ma poi a fine secolo si trasferisce in Spagna. In quel periodo erano molte le navi inglesi che attraccavano a Bilbao per portarvi materie prime, ma insieme alle merci arrivavano anche numerosi tecnici. Come Alfred, che trova lavoro alla compagnia telegrafica.

Poco dopo, comincia a sentire la mancanza del foot-ball e cerca, con una certa insistenza, di trovare altri coetanei residenti in città per fondare una squadra di calcio, appunto l’Athletic Club. La fondazione dell’Athletic è del 1898, ma in pratica per quasi tre anni, la squadra procede senza uno statuto e senza un presidente, con attività piuttosto sporadica. Fino alla serata del Cafè Garcia, appunto. Presidente viene eletto Luis Màrquez Marmorejo, e bisognerà attendere il 5 settembre perché gli statuti ricevano il placet (all’epoca indispensabile) del governo cittadino: il club finalmente è fondato.

Alfred Mills di ruolo è un “back”, un difensore, anche se talvolta gioca anche come “half-back”, mediano; viene nominato capitano della seconda squadra dell’Athletic, il Bilbao FC (dove giocano di tanto in tanto altri inglesi, tali Dyer, Ewans, Landford e Cockrans, ma è membro del primo consiglio di amministrazione dell’Athletic, gioca diverse partite in biancorosso e sarà anche in campo con la maglia del Bizcaya (una selezione dei migliori giocatori di Athletic e FC Bilbao) nel 1903, nella prima partita disputata dai vizcaini contro una squadra straniera (il Bordeaux). Giocherà anche, nel 1904 la prima, storica partita fra l’Athletic e il Madrid FC (ora Real Madrid e in quella in quella stagione chiamato Madrid-Moderno per essersi unito al Modern FC). Il 24 aprile i baschi sconfiggono 2-1 le “Merengues”.

Mills chiude la carriera a fine di quell’anno, per motivi lavorativi (aveva ottenuto una promozione ad un livello direttivo nell’ufficio telegrafico). Morirà in un sobborgo di Bilbao nell’ottobre del 1929.
Come noto, l’Athletic Bilbao è considerato a tutti gli effetti una sorta di “nazionale basca”, per la sua politica di chiusura verso i giocatori spagnoli, e anche verso quelli stranieri (a differenza dell’altro grande club basco, la Real Sociedad, dove questi ultimi sono ammessi). Una caratteristica che sopravvive ancora oggi in piena globalizzazione calcistica. Ancora nel 2010 un sondaggio ai tifosi del club basco da parte della dirigenza circa la possibilità di ingaggiare giocatori totalmente stranieri, ha riscontrato un risultato nettamente negativo con più del 90% dei voti totali a sfavore. Il 52% dei votanti ha aperto invece le porte ai calciatori di origine euskadi o legalmente euskadi in un secondo sondaggio. Da qui i casi di Iñaki Williams, nato a Bilbao da genitori ghanesi e liberiani ma cresciuto nel settore giovanile dei “Leoni” e a tuti gli effetti basco per lingua e spagnolo per nazionalità, e di Fernando Amorebieta, di nazionalità venezuelana ma di origini basche e cresciuto anch’egli nel vivaio dell’Athletic. Non è detto che in futuro il vincolo territoriale non possa allentarsi; tuttavia, anche in questo caso, Alfred Mills (da quelle parti semplicemente “Alfredo el Inglés“) resterà per sempre il primo giocatore straniero senza origini basche ad aver militato nell’Athletic Bilbao.

Massimo Prosperi

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