Three Talking points: se Inter-Juve è già partita scudetto?

Three Talking points: se Inter-Juve è già partita scudetto?

Dai non scherziamo.
Siamo a fine settembre, il precampionato è più vicino della sosta natalizia e ci sono tante squadre che tra due mesi la smetteranno di sembrare dei dopolavoristi, tipo quelli in rossonero di ieri sera contro la Fiorentina.
Inter-Juve non dirà in ogni caso di più di un qualunque match di inizio Ottobre, tanto che 15 giorni davamo le pacche sulle spalle dell’Atalanta dicendole “dai anche se non vi ripetete non fa nulla” e oggi iniziamo a considerarla una outsider per la vittoria finale.
Eppure Inter-Juve ha tante cose da dire ma le dirà solo tra meno di una settimana e solo per una serata (solo che poi c’è un’altra maledetta sosta per la nazionale e quindi ne parleremo per 15 giorni). Io il pronostico lo rischio ora, senza sapere come usciranno le due sauadre dal turno di Champions: l’Inter è favorita, se la Juve non fa uno step in avanti sulla resistenza al pressing avversario e sul controllo dei giocatori tra le linee e nei mezzi spazi, ne prende almeno 2 (e forse ne fa 1).
A parte questo la giornata ha detto, come al solito, 3 cose interessanti

1) Chi semina male…
Andreazzoli sembra a fine corsa col Genoa, Giampaolo quasi.
Pagano principalmente colpe non loro, rose non adeguate agli obiettivi e una pressione esagerata da parte dell’ambiente. Poi però non sono riusciti a trovare il bandolo della matassa e spiace per entrambi, ottimi tecnici che hanno bisogno di tempo e pazienza per completare i propri progetti tecnici. Poi certo, Pinamonti non esplode e Sanabria ha le polveri bagnate e i tuoi si squagliano come neve al sole al primo gol subito e via di esonero.

2) Vola la Viola
Oggi è facile dire che la squadra di Montella è la sorpresa del campionato, visto pure il calendario particolarmente duro finora, e opportuno, da parte dei viola, godersi il bel momento in attesa di giornate peggiori. La controprova ci sarà negli incontri con squadre meno disposte a lasciare spazi, quando i due bassotti terribili, Chiesa e Ribery, non avranno la stessa facilità a giocare rispetto ai match finora affrontati. A proposito di Frank: sembra di rivedere la storia di Carlos Tevez, bollato come un giocatore ingestibile e a fine carriera ma forse bisognoso solo di una nuo avventura e nuovi stimoli.

3) Una tribù che balla
Ci sono una dozzina di squadre comprese tra i 9 punti di Parma e Torino e i 3 di Spal e Sampdoria. In attesa che questo gruppone si sgrani, che si stacchino quelle 3/4 squadre che già a Gennaio potranno iniziare a pensare alla prossima stagione, cosa di per sé rischiosissima come ricorderanno bene ad esempio il Genoa, tutto lascia pensare che la lotta salvezza non veda più un confronto serrato per il terz’ultimo posto con le ultime due già decise a fine inverno. Le neopromosse hanno gli stessi punti di Milan e Sassuolo, l’Udinese un pelo più in alto mentre la poco sorprendente pessima partenza di una Samp dal futuro societario quantomai incerto preoccupa non poco i tifosi blucerchiati. Ne vedremo delle belle

Redazione

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